Gli amari e la mixology moderna: come i bartender li utilizzano nei cocktail contemporanei

Gli amari e la mixology moderna: come i bartender li utilizzano nei cocktail contemporanei

Negli ultimi anni gli amari e la mixology hanno stretto un legame sempre più forte. Un tempo considerati esclusivamente come digestivi da fine pasto, oggi gli amari sono diventati protagonisti dei cocktail bar di tutto il mondo. La loro complessità aromatica e la capacità di bilanciare dolcezza e amarezza li rendono strumenti preziosi nelle mani dei bartender moderni.

Dal digestivo al cocktail bar

Tradizionalmente gli amari nascono come preparati erboristici, ricchi di erbe officinali e radici dalle proprietà digestive. In Italia, ogni regione vanta la sua ricetta unica, espressione del territorio. Oggi, però, non vengono più serviti soltanto lisci a fine pasto: i bartender li hanno riscoperti come ingredienti perfetti per creare drink dal carattere deciso e contemporaneo.

I cocktail classici che hanno fatto scuola

Alcuni drink iconici devono la loro fama proprio alla presenza degli amari o dei bitter. Tra i più celebri troviamo:

  • Negroni: nato a Firenze all’inizio del ‘900, combina gin, vermouth rosso e bitter, ed è oggi uno dei cocktail italiani più conosciuti al mondo.

  • Boulevardier: una variante del Negroni in cui il gin viene sostituito dal bourbon, per un gusto più morbido e avvolgente.

  • Black Manhattan: in questa rivisitazione del classico Manhattan, il vermouth dolce lascia spazio all’amaro, regalando profondità e nuove sfumature.

Questi esempi dimostrano come gli amari abbiano superato il ruolo di semplice digestivo, diventando elementi centrali della cultura del bere.

Perché i bartender scelgono gli amari

Gli amari offrono un equilibrio unico: la dolcezza degli zuccheri incontra l’amaro delle erbe e delle radici, creando un profilo aromatico complesso. Questa caratteristica permette ai bartender di:

  • Dare personalità ai cocktail.

  • Sperimentare nuove combinazioni di sapori.

  • Offrire esperienze sensoriali più ricche e sorprendenti ai clienti.

Inoltre, l’utilizzo di amari locali e artigianali consente di distinguersi e valorizzare la territorialità.

Gli amari anche a casa

Non serve essere professionisti per sperimentare con gli amari. A casa si possono provare combinazioni semplici ma d’effetto, come un Amaro e tonic con ghiaccio e scorza d’arancia, oppure un Spritz all’amaro per dare una nota più intensa al classico aperitivo.

Un cenno all’Amaro del Corvo

Anche l’Amaro del Corvo, con il suo profilo aromatico unico, può diventare un ottimo alleato nella creazione di cocktail moderni, oltre che un compagno perfetto per il dopo pasto.

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