DIETRO L'AMARO
DEL CORVO
Come nasce
Amaro del Corvo?
Amaro del Corvo è un progetto che nasce da un'idea di Davide Corvo, web designer e business developer con una grande passione per il mondo degli spirits ed il Made in Italy. Sì, sono io.
"Come mai hai deciso di lanciare un tuo amaro?" E' una domanda che mi è stata posta molto spesso. Durante il periodo di lockdown nel 2020, da grande estimatore di amari, decisi di occupare il tempo in quelle settimane poco impegnate provando a creare una mia versione a casa. Il primo risultato fu pessimo: una gradazione alcolica fortissima, un colore simile a quello della grappa gialla ed un gusto tutto sommato inconsistente.
Dopo diversi tentativi e tanta pazienza, riuscii ad ottenere un prodotto che conquistò per la prima volta anche i palati di amici e parenti.
Da lì, l'idea di mettere in piedi un vero e proprio prodotto per poi commercializzarlo iniziò a prendere piede nella mia testa. Dopo tre anni di lavoro, di esplorazione del settore e di progettazione, l'Amaro del Corvo è diventato una realtà.
Since 2023.
La brand identity di
Amaro del Corvo
Come è stata impostata la brand identity del marchio?
Il nome Amaro del Corvo, ovviamente, prende spunto dal mio cognome (Corvo, per l'appunto).
Oltre ad assere il nome di famiglia, il corvo è una figura con diversi significati e rimandi in tante culture diverse.
La sua iconografia, quindi, era perfetta per rappresentare l'immagine del brand.
L'idea della comunicazione era quella di far parlare direttamente il Corvo con il pubblico, come sull'inserto presente nel retro dell'etichetta o all'interno della lettera presente nel packaging dedicato ai clienti privati che acquistano attraverso il sito web.
La produzione
La produzione è stata affidata alla distilleria artigianale Distilleria La Cava, del comune di Riva presso Chieri, nella provincia di Torino.
La ricetta è un mix tra quella che utilizzavo inizialmente nella produzione casalinga e le idee introdotte da Alfredo La Cava, mastro aromatiere con decenni di esperienza nel settore.
La produzione dell'amaro segue tecniche completamente artigianali, viene realizzato con tiratura limitata (200 litri per volta, attualmente) e imbottigliato e tappato a mano, senza l'utilizzo di macchinari industriali.
Il packaging
La cura per il prodotto è stata estesa anche all'etichetta, per differenziare il prodotto e renderlo immediatamente riconoscibile.
Realizzata da Lorenzo Mauro, illustratore siciliano stabilitosi a Torino, l'etchetta è ispirata da un'illustrazione ottocentesca presente su una facciata di un palazzo reale nella città di Zurigo, in Svizzera.
Il packaging completo è stato invece studiato e realizzato in collaborazione con Silvia Zuccarini, per offrire un'esperienza di acquisto al privato completa e di alta qualità.
All'interno della scatola, infatti, non troverete solo la bottiglia, ma diverse sorprese brandizzate.